RECALE. Si preannuncia infuocato lo scontro che il circolo del PD intende aprire sul fronte delle tariffe della raccolta rifiuti. «Le due delibere approvate dal Consiglio comunale sulla TARI 2016 sono semplicemente sbagliate – dichiara, senza mezzi termini, il segretario cittadino dei Democratici Michele Lasco – e devono essere riscritte. Ci siamo imbattuti in una tale serie di errori, di incongruenze e di mancata corrispondenza tra i dati, da farci venire il dubbio che quelli pubblicati nell'albo pretorio on-line non fossero i documenti definitivi approvati in Consiglio comunale».
La contestazione parte da lontano: nel 2014 i recalesi si videro recapitare bollette che per le famiglie più numerose raggiungevano la cifra record di oltre 900 euro. Il circolo del PD si mise alla testa delle contestazioni, con dibattiti pubblici e una campagna martellante, riuscendo a strappare per l’anno successivo una nuova tariffazione che, nelle parole dell’assessore Vincenzo Piscitelli, portava a una «...riduzione a partire dai nuclei familiari di tre persone, che risparmiano circa 40 euro rispetto al 2014, fino ai nuclei familiari numerosi, cioè con più di sei persone, che ottengono un risparmio di circa 190 euro». Pur incassando il risultato, il PD rilanciava proponendo un riequilibrio tra la quota delle famiglie e quella delle utenze non domestiche, e chiedendo una verifica delle utenze effettive e delle superfici occupate.
Sulle delibere 2016, invece, i margini di trattativa sembrano ridotti a zero. «Abbiamo depositato presso la Casa comunale – prosegue Michele Lasco – un documento dettagliato con tutti i rilievi critici emersi dall’esame delle delibere, ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Prima ancora di entrare nel merito delle scelte di politica tariffaria, che ancora una volta colpiscono in maniera ingiusta e sproporzionata le famiglie recalesi, gli amministratori e i funzionari preposti devono effettuare una verifica sugli errori e le incongruenze che abbiamo segnalato, e che rendono le delibere illegittime e da rifare integralmente. Se l’amministrazione sceglierà di continuare a nascondersi dietro il silenzio, ci vedremo costretti a sottoporre le nostre contestazioni agli enti sovraordinati, deputati al controllo della regolarità delle suddette delibere. Nel frattempo – conclude Lasco –, cominceremo a informare capillarmente i cittadini, che invitiamo a prendere visione del documento, disponibile qui».