Il j’accuse lanciato dai Democratici recalesi nei confronti della politica tariffaria della giunta Vestini muove le acque stagnanti della politica cittadina. La richiesta di ritirare e correggere le delibere sulla TARI 2016 a causa di errori che le renderebbero inapplicabili ha fatto venire allo scoperto tensioni e malumori che covavano da tempo nella maggioranza.
«Avevamo chiesto – si legge in un comunicato rilasciato dagli assessori Ciro Rossi e Melina Salzillo - chiarimenti in sede di riunione di maggioranza sia all’assessore al bilancio che al sindaco. In un primo momento, ed alquanto sommariamente, c’era stato detto che quelle del PD erano delle proposte irrisorie ma questa volta, considerati i dubbi che sorgono da più parti e che hanno indotto l’ex assessore Lello Porfidia alle dimissioni da consigliere comunale proprio perché in disaccordo sul modo in cui è stata analizzata e spiegata la tariffa, abbiamo preteso delucidazioni dettagliate»
Anche la minoranza consiliare si inserisce nella diatriba, cercando di recuperare il deficit di visibilità che la tormenta: «Un grazie – afferma il capogruppo di minoranza Lello Porfidia – ad una voce nel deserto (il Partito Democratico) che fa da sponda con l’opposizione verso questa sciagurata maggioranza su un argomento che interessa particolarmente tutta la collettività. Noi dell’opposizione abbiamo messo in campo tutte le iniziative possibili per far si che questi sedicenti amministratori potessero ravvedersi sulla problematica della Tari. Ma loro (compreso gli assessori Rossi Ciro, Salzillo Melina e l’ex Assessore Porfidia Raffaele) imperterriti sono andanti avanti creando grossi problemi a tutti i cittadini.»
L’intervento di “Città Continua”, che chiede la convocazione di un apposito Consiglio comunale, per il momento ha ottenuto il solo effetto di irritare i militanti del PD, che hanno replicato di non essere la “sponda” di nessuno.
Il segretario del PD, intanto, incassa il successo politico e guarda avanti. «Non ci interessa – afferma infatti Michele Lasco – provocare crisi nella maggioranza, né attaccare questo o quell’assessore sul piano personale. Nell’impianto delle tariffe abbiamo individuato un cumulo di problemi, reali e molto gravi, e chiediamo di affrontarli. L’arrogante silenzio che il sindaco e l’assessore alle finanze hanno opposto ai nostri rilievi è un errore politico colossale e non fa che sottolineare l’assenza di una guida per le finanze cittadine. Dopo il gazebo informativo allestito sabato scorso, il PD di Recale continuerà con un’informazione capillare per consentire a tutti i cittadini di verificare quanto siano “irrisorie” le nostre richieste. Nel frattempo lanciamo un appello a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione: per affrontare seriamente i problemi economici del nostro Comune, per guidarlo nel lungo percorso di uscita dal dissesto salvaguardando i cittadini, è necessario un impegno comune ed è indispensabile dare al settore finanziario una guida all’altezza del compito.»
Red