RECALE - Il voto del Consiglio comunale di Recale nella serata del 3 maggio è la prima risposta istituzionale all’intenzione del comune di Caserta di costruire un bio-digestore anaerobico per il trattamento dei rifiuti umidi nella zona ASI Ponteselice, alle porte della cittadina della torre.
Dopo le dure prese di posizione dei sindaci di San Nicola la Strada e di Casagiove, il perdurante silenzio degli amministratori recalesi rischiava di passare per un’acquiescenza verso un progetto che graverebbe pesantemente sul territorio e sui cittadini.
Pur incassando con soddisfazione il “No” dell’assise civica, il Partito Democratico locale non nasconde la propria preoccupazione: «Francamente – commenta il segretario PD Michele Lasco - ci aspettavamo che il Consiglio esprimesse in modo netto e rapido, senza troppi giri di parole, il suo deciso diniego all’impianto ipotizzato dal comune di Caserta, ma qualcuno ha preferito buttarla in bagarre perdendo di vista il fatto che più la discussione degenerava, più il documento finale sarebbe stato debole. Ci aspettano duri confronti in diverse sedi, a partire dalle Commissioni regionali competenti: chi rappresenterà Recale a questi tavoli di discussione dovrà avere alle spalle la forza di un paese intero, altrimenti verrà spazzato via senza troppi problemi.
È necessario cambiare registro se non vogliamo lavorare inconsapevolmente per l’amministrazione casertana. Non è un gioco a chi riesce a mostrarsi più ambientalista o a perdersi in discussioni su episodi, documenti, dichiarazioni ormai appartenenti al passato: la posta in gioco merita ben altro atteggiamento, e dovremmo tutti sentire l’obbligo morale di tenere gli attacchi personali da campagna elettorale al di fuori di questo tema. Al di là di tutto, il No unanime del Consiglio comunale e la nomina di una commissione ad hoc rappresentano un primo risultato positivo.
A breve – conclude Lasco - ci sarà un’altra occasione in cui, insieme ai cittadini di Caserta e dei comuni limitrofi, potremo manifestare il nostro dissenso. Il 13 maggio è stata indetta una manifestazione nel capoluogo contro il progetto di impianto a Ponteselice, e noi come circolo PD aderiremo convinti e lavoreremo affinché anche altri gruppi politici, associazioni e singoli cittadini di Recale vogliano farci compagnia: solo la mobilitazione unita di tutta la comunità può salvaguardare il nostro territorio.»