Le delibere del comune di Recale celano sempre qualche sorpresa, appena si prova a leggerle con un po' di attenzione...
È lo strano caso delle delibere di giunta n. 29 del 23/02/2018 e n. 38 del 09/03/2018, la prima, ahinoi, tratta della “DETERMINAZIONE DEI TASSI DI COPERTURA IN PERCENTUALE DEL COSTO DI GESTIONE DEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE”, tradotto in parole semplici, stabilisce con che quota i cittadini devono partecipare alla spesa per i servizi della mensa scolastica e dello scuolabus.
In questo caso la delibera chiarisce subito che a causa del dissesto dobbiamo un po’ attaccarci al tram e siccome la normativa in questi casi stabilisce che la quota a carico dei cittadini non può essere inferiore al 36%, l’amministrazione si trova costretta a confermare le quote degli anni scorsi che prevedevano per la mensa scolastica un carico del 62% e per lo scuolabus del 53,33% (alla faccia del 36).
Nemmeno il tempo di rassegnarci che dopo circa due settimane spunta la seconda delibera di giunta che invece tratta della “DETERMINAZIONE INDENNITÀ MENSILE DA RICONOSCERE AGLI AMMINISTRATORI DEL COMUNE DI RECALE”, e qui arriva la sorpresona, infatti nel corpo della delibera salta fuori che il nostro comune non è più in dissesto dal 01/01/2018 e che i nostri amministratori a partire dalla stessa data sono costretti ad aumentarsi le indennità come “atto necessario e propedeutico, tra gli altri, al Bilancio di previsione 2018/2020”.
Ora mettendo da parte le critiche che ognuno potrà formulare sull’opportunità o meno dell’aumento di stipendio, sarebbe bello capire, perché quando si devono abbassare i costi a carico dei cittadini l’amministrazione ha le mani legate e non può fare praticamente nulla a causa del dissesto, mentre quando si tratta di aumentarsi le indennità è invece costretta a farlo perché il dissesto non c’è più.
Di sicuro una risposta c’è già, una delle due delibere è manifestamente sbagliata perché il dissesto o c’è o non c’è, questo è sicuro.
Qui i link per scaricare le delibere originali in pdf: