Un Convitato di pietra siede al tavolo della politica recalese e, nonostante il generale tentativo di far finta di nulla, potrebbe ben presto reclamare quanto gli è dovuto, con conseguenze drammatiche per l'intera comunità.
Una sentenza del 2009 della Corte di Cassazione ha condannato in solido il Comune di Recale e la cooperativa "Aurora" per l'occupazione illegittima di un'area di proprietà dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero, sulla quale sono stati costruiti alloggi di edilizia popolare.
Nulla di nuovo, verrebbe da pensare: anche in anni recenti la nostra cittadina è stata chiamata a pagare per vecchi espropri, effettuati magari con le migliori intenzioni, ma gestiti in maniera approssimativa e dilettantesca.
Nel caso in questione, però, per oltre trent'anni le amministrazioni comunali che si sono avvicendate hanno giocato a scaricabarile, cercando di eludere il problema, con il bel risultato di aver fatto crescere il danno oltre ogni limite, fino a raggiungere la cifra di oltre due milioni di euro.
Non è normale. Lo conferma l'iniziativa del capogruppo di maggioranza Enzo Piscitelli, che qualche mese fa ha depositato un esposto alla Corte dei conti per appurare se esistono responsabilità per danno erariale a carico delle varie amministrazioni comunali.
L'Istituto diocesano, intanto, ha fatto i passi necessari per ottenere il pagamento del debito. Non è escluso che si possa profilare la nomina di un Commissario ad acta, con il compito di raccogliere la somma togliendola dal magro bilancio cittadino, aumentando i tributi, tentando di vendere beni comunali. È questo il vero pericolo che dobbiamo scongiurare, e ci riguarda tutti.
Chiunque tenti di innescare polemiche e di mettere i cittadini gli uni contro gli altri sta lavorando contro gli interessi comuni, oppure cerca di far dimenticare anni di colpevole inerzia. Non è più tempo di propaganda, ora è necessario mettere in campo tutte le forze, mobilitare coscienze e opinioni, trovare sostegni autorevoli per la salvaguardia del futuro di Recale.
Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte: abbiamo chiesto al sindaco Patrizia Vestini un incontro per conoscere la sua posizione e presentare le nostre proposte, e faremo la stessa richiesta alla minoranza consiliare.
L'amministrazione attuale, nonostante la presenza di alcuni 'amministratori di lungo corso' che hanno navigato sotto più di una bandiera, può finora vantarsi di non essere sostanzialmente responsabile degli errori che hanno condotto a questa impasse. Ci auguriamo che riesca a rompere la tradizione pilatesca e a lavorare a una soluzione che, salvaguardando i diritti legittimi dei soci della cooperativa "Aurora", possa tutelare tutti i cittadini.
Circolo PD Recale, 28 marzo 2013