Recale – I soci della cooperativa edilizia “Aurora Recalese” non sono disposti a fare da capro espiatorio per il dissesto finanziario dichiarato dal Comune, e passano al contrattacco con un manifesto che denuncia le responsabilità di funzionari ed amministratori presenti e passati. Secondo il CdA della cooperativa, il debito con l'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero (IDSC) di Caserta è cresciuto in maniera abnorme proprio perché le varie Amministrazioni hanno sempre ostacolato con rinvii pretestuosi qualsiasi tentativo di soluzione.
«Cari concittadini – recita il manifesto - i soci della cooperativa Aurora Recalese condividono la preoccupazione di tutti per le difficoltà economiche del nostro Comune, che hanno portato alla dichiarazione di dissesto finanziario.
Noi siamo pronti, come tutti gli altri cittadini, ad affrontare la nostra parte di sacrifici affinché la nostra comunità possa uscire da questa situazione, sanare i debiti e individuare errori e negligenze che hanno prodotto il dissesto.
Tuttavia, non possiamo consentire che ci vengano attribuite responsabilità che non abbiamo. Anche se nessuno ha il coraggio di sostenerlo pubblicamente, circola una cinica bugia: la coop. Aurora recalese sarebbe responsabile del dissesto delle finanze cittadine!
Questa madornale bugia non regge:
- come recita la sentenza della Corte di Cassazione n. 21470/09, gli errori commessi dopo l’esproprio dei suoli sono ‘responsabilità solidale’ del Comune e della cooperativa;
- la cooperativa, pagando di tasca propria, ha sanato tutte le pendenze che poteva risolvere da sola: abbiamo pagato l’indennizzo ai coloni, versato all’IDSC della Diocesi di Capua la somma di sua competenza per un lotto di terreno pari a circa 1/3 del totale assegnatoci, abbiamo realizzato via G.B. Vico e pagato una parte di via Circumvallazione;
- in tutti questi anni, alle nostre continue pressioni per trovare una soluzione concordata con l’IDSC della Diocesi di Caserta, tutte le Amministrazioni che si sono avvicendate alla guida del Comune hanno opposto solo rifiuti ed inerzia, facendo crescere il debito in maniera abnorme.
Il CdA della cooperativa ha inviato a più riprese anche all’Amministrazione attuale diverse ipotesi per la soluzione del debito: non abbiamo avuto nessuna risposta, come se il Comune fosse estraneo al problema.
Come abbiamo sempre fatto, ci dichiariamo ancora una volta pronti a riconoscere le nostre mancanze e a pagare per la nostra parte di responsabilità.
Ma non accettiamo di essere il paravento di nessuno.
Invitiamo tutti i cittadini a non dare credito alle bugie interessate e a pretendere che venga fatta chiarezza: amministratori e funzionari devono rispondere degli errori e inadempienze che hanno commesso e del danno recato alla collettività.»
Recale, 23 dicembre 2013
Il CdA della cooperativa Aurora Recalese
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