Recale, week-end all'insegna dell'Europa per i Democratici:
Sabato 17 maggio in piazza Aldo Moro e domenica 18 maggio in piazza Matteotti PD e GD si confrontano con i cittadini
Quelle del 25 maggio saranno le prime vere elezioni europee, perché alla scelta del partito è collegata l'indicazione di un candidato Presidente della Commissione Europea, organo di governo dell'Unione europea: una grande opportunità per superare i limiti di tecnicismo e favorire la democratizzazione delle istituzioni europee.
GLI ERRORI E I FALLIMENTI DEL CENTRODESTRA EUROPEO NON SONO «COLPA» DELL'EUROPA!
Lega Nord e Forza Italia oggi si scagliano contro l'Europa, eppure proprio i partiti e i governi conservatori che avevano la maggioranza nel Consiglio e nella Commissione hanno imposto la politica di rigore che ha provocato tanti guasti negli ultimi anni.
Le risposte neoliberiste che il centrodestra ha tentato di dare alla crisi economica hanno aggravato le condizioni sociali ed economiche di tutti i Paesi europei: debito fuori controllo, PIL fermo, milioni di disoccupati, impegni per lo sviluppo non rispettati. Un quadro fallimentare che possiamo e dobbiamo rimettere in discussione.
DALL'EUROPA DEL RIGORE ALL'EUROPA DELLA SOLIDARIETÀ
«La crisi in Europa finirà solo quando i nostri 26 milioni di cittadini senza lavoro ritroveranno un'occupazione» Martin Schultz, candidato capolista dei Socialisti e Democratici europei.
L'Europa ha bisogno di crescita e di occupazione, attraverso lo sblocco delle risorse e nuovi investimenti, un'economia dinamica che investe nel futuro e che concilia la crescita con la giustizia.
È indispensabile ridurre drasticamente la disoccupazione giovanile nei prossimi cinque anni, investendo soprattutto nell'istruzione e nella formazione.
Vogliamo un'Europa che rafforza i diritti dei cittadini e dei consumatori e che protegge i cittadini dai comportamenti rischiosi delle banche e degli speculatori; che crea posti di lavoro di qualità e garantisce livelli di vita adeguati, con un patto per i salari minimi e attraverso la parità retributiva tra uomini e donne.
Un'Europa che osa più democrazia, più partecipazione dei cittadini e che riduce la burocrazia europea.
Un'Europa che ridà forza all'idea fondante di pace, sicurezza sociale e benessere e che afferma questi valori nei confronti delle altre regioni del mondo.