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 INTOLLERABILI AUMENTI DELLE TARIFFE
 
 

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il sindaco acquaiolo

 
 

rassegna stampa

 

legge 5 gennaio 94
n.36 -

Disposizioni in
materia di risorse
idriche

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legge risorse idriche

 

Regione Campania
legge reg. 14/97

Direttive per
l'attuazione del
servizio idrico
integrato ai sensi
della legge 5 genn.
1994, n. 36

file Word - 30 kb

legge regionale acque

 

 

 

 

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Consuntivo 2003:
"I conti non tornano"

intervento del cons. Landolfo

 

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una nuova politica finanziaria per impedire il tracollo, per non scaricare sui cittadini di Recale la crisi del Comune

VENERDI 17 SETTEMBRE, ore 18,30
ASSEMBLEA D.S. RECALE

 

Gli aumenti tariffari decisi dall’amministrazione Porfidia hanno colpito un po’ tutti: l’ICI ha raggiunto uno dei livelli più alti della provincia, paghiamo l’acqua una volta e mezzo il suo costo reale, e infine ha tutto il sapore di una beffa l’aumento della TARSU deciso proprio quando si chiede ai cittadini un impegno per la raccolta differenziata dei rifiuti che porterà notevoli risparmi al Comune.

Senza dubbio, la situazione è aggravata dalla fallimentare politica economica del governo, che sta scaricando sugli enti locali il costo della rovinosa “finanza creativa”. Tuttavia ciò non basta a spiegare come mai il nostro Comune, che al termine dell’amministrazione dell’Ulivo vantava una florida situazione finanziaria, in due anni si trovi ridotto allo stremo.

 

Eppure, in questi due anni non è stato realizzato nessun progetto impegnativo, non è stata fatta nessuna spesa rilevante a vantaggio della comunità recalese: l’emorragia finanziaria è stata alimentata solo dagli sprechi, dalla scelta di usare l’amministrazione come strumento utile per future campagne elettorali, dalla sostanziale impreparazione di chi ha gestito le finanze comunali.

Per finanziare gli sprechi, si è arrivati al punto di contravvenire alla legge laddove prevede che le tariffe dei servizi idrici debbano coprire il solo costo del servizio: noi chiediamo che i soldi illegittimamente riscossi con le ultime bollette dell’acqua siano restituiti ai cittadini.

 

Questa situazione non può trascinarsi ancora: c’è bisogno di una svolta.

Con una diversa politica finanziaria, fondata sul rigore e su una attenta gestione delle risorse, Recale può superare le attuali difficoltà senza gravare in maniera intollerabile sui cittadini. Dobbiamo proseguire con l’iniziativa per chiedere la revisione di tutte le tariffe, e insieme elaborare una nostra proposta alternativa coinvolgendo nella discussione gli altri partiti, i nostri elettori, tutti i cittadini disposti a impegnarsi.

 

Nella riunione di venerdi prossimo intendiamo approfondire questi temi ed organizzare delle iniziative al riguardo: raccomandiamo a tutti di essere presenti e di invitare all’incontro anche i nostri simpatizzanti che possono essere interessati.

la segreteria DS - UdB Recale

 

Come mai i cittadini di Recale devono pagare il servizio idrico una volta e mezzo il suo costo reale?
Come mai la TARSU e l’ICI sono state aumentate in maniera tanto sproporzionata?
Come mai un Comune che nel 2002 aveva un attivo di un miliardo e mezzo di lire oggi incontra difficoltà finanziarie così gravi?

ECCO UN ESEMPIO DI COME I NOSTRI SOLDI VENGONO BUTTATI DALLA FINESTRA:

L’amministrazione Porfidia ha affrontato una lite giudiziaria perché non ha pagato il fornitore del sito internet del Comune.
Contemporaneamente, ha affidato lo stesso servizio ad un’altra società (senza nessun bando di gara).
RISULTATO: al posto dei 450 euro per il rinnovo del contratto del vecchio sito, hanno preferito sborsare ben 3.500 euro per lo stesso servizio, senza contare le spese giudiziarie affrontate.

BISOGNA VOLTARE PAGINA:

BASTA CON GLI AUMENTI ILLEGITTIMI E INDISCRIMINATI DELLE TARIFFE

BASTA CON GLI SPERPERI E CON GLI SPRECHI A SPESE DEI CONTRIBUENTI

Recale, 3 settembre 2004

 

DEMOCRATICI DI SINISTRA
Unità di Base di Recale

 

 

 

Gli aumenti delle bollette dell’acqua hanno dato un pesante colpo ai bilanci delle famiglie recalesi, già duramente colpiti dalla politica del governo.

QUESTI AUMENTI SONO ILLEGITTIMI

Infatti la legge prevede che i tributi sui servizi idrici debbano coprire il costo del servizio: dai dati del consuntivo 2003 si ricava invece che i cittadini di Recale stanno pagando una volta e mezzo di più.

 

Copertura costi acquedotto anno 2003 (conto consuntivo)
TOTALE COSTI: € 274.210,00
TOTALE RICAVI: € 427.691,00 (156%)

 

Non è tollerabile scaricare sui cittadini le conseguenze degli sperperi, della finanza allegra e dell’incapacità degli amministratori, e noi faremo di tutto per impedirlo

 

Un comune che nel 2002 vantava un avanzo di amministrazione di oltre 1 miliardo di vecchie lire è stato portato sull’orlo del dissesto finanziario da:

  • spese enormi per pagare stuoli di consulenti esterni;

  • spese giudiziarie profuse per cause infondate, contrarie agli interessi cittadini, o volte a difendere interessi privati;

  • costi derivanti dall’affidamento a privati del servizio di riscossione tributi;

  • “colpi di spugna” a vantaggio degli evasori.

Perfino nel momento in cui si chiede la collaborazione dei cittadini per la raccolta differenziata (che dovrebbe portare a un risparmio per il Comune) si ha il coraggio di aumentare ancora l’importo della TARSU.

 

BISOGNA VOLTARE PAGINA: occorre una seria politica finanziaria di riduzione dei costi e degli sprechi, di recupero dell’evasione e di alleggerimento del carico tributario, a favore delle fasce più deboli e di tutti i cittadini onesti.

Recale, 31 luglio 2004

DEMOCRATICI DI SINISTRA
Unità di Base di Recale