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SOMMARIO

Energia pulita, anzi risciacquata: in Norvegia la prima centrale a osmosi
Recale Magazine

Recale - Vestini correrà alle provinciali, ma forse sostenendo l’Unione di Centro
dal Corriere di Caserta

Porfidia gioca d’anticipo: «Commissione d’accesso»
dal Mattino

Recale. È scontro tra maggioranza e minoranza
dal Mattino

Porfidia, Nulla da nascondere
Comunicato stampa

Porfidia, Dalla minoranza mi aspetto un’opposizione responsabile non illazioni e speculazione politica.
Comunicato stampa

La minoranza: «Porfidia si deve dimettere»
dal Mattino

IDV: Magistrati facciano piena luce su vicenda Porfidia
nota ANSA

Caserta, caso Porfidia: chiusa l'inchiesta. Il deputato Idv indagato per estorsione
dal Mattino

Cruna parla di differenziata e di riciclo dei materiali
da CasertaNews

Maietta (Moderati) tende la mano ai consiglieri Pdl
da CasertaNews

Recale, costituito il gruppo consiliare del Pdl - da Pupia

«Troppe falle nel servizio di raccolta dei rifiuti»
dal Mattino

Cruna: «Dieci mosse per fare davvero la differenziata»
Comunicato stampa

RECALE. Grandi manovre in Consiglio
red

Recale, commemora-zione dei caduti in piazza Aldo Moro
Comunicato stampa

Camorra: in arresto tre esponenti del clan dei "Quaqquaroni"
da CasertaNews

Recale, iniziati i lavori per rete idrica e fognaria
da Pupia

Recale Magazine, 30 novembre 2009

Energia pulita, anzi risciacquata: in Norvegia la prima centrale a osmosi

È il primo prototipo al mondo e produce solo una piccola quantità di energia; tuttavia la Statkraft, l’azienda che l’ha realizzata in un fiordo a 60 km da Oslo con un finanziamento dello Stato, conta di renderla entro 5 anni abbastanza efficiente da competere con i costi delle altre fonti rinnovabili.

centrale a osmosi

La centrale sfrutta due serbatoi separati da una membrana semipermeabile e pieni rispettivamente di acqua dolce e di acqua salata. L’osmosi induce il passaggio dell’acqua dolce attraverso la membrana, che blocca il percorso inverso, facendo aumentare la pressione nel serbatoio di acqua salata: ciò permette di azionare una turbina che produce elettricità.
L’efficienza del prototipo è ancora bassa, intorno ad 1 W per metro quadro, ma i progettisti contano di poterla portare a 5 W per metro quadro, costruendo entro il 2015 il primo impianto commerciale con una capacità di 25 Megawatt.
Poiché si può costruire una centrale a osmosi alla foce di qualsiasi fiume, si può stimare che lungo le coste europee questa tecnologia potrebbe produrre fino a 180 TW annui di energia assolutamente pulita, senza altre emissioni che acqua salata.

Qui il filmato su youtube

Recale Magazine

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Il Corriere di Caserta, 29 novembre 2009

Recale - Vestini correrà alle provinciali, ma forse sostenendo l’Unione di Centro

RECALE - Patrizia Vestini non ha ancora sciolto la riserva in vista delle provinciali che si terranno in primavera. Il leader del Pd pronto a scendere in campo per partecipare alla competizione elettorale, ma ad oggi non è chiaro se tra le fila del Partito Democratico o anticipando la candidatura con un cambio di casacca nell’Udc.

dal Corriere di Caserta

Il Mattino, 29 novembre 2009

Porfidia gioca d’anticipo: «Commissione d’accesso»

Recale. Immerso in un groviglio giudiziario e sotto l’attacco dell’opposizione che ne chiede le dimissioni, Americo Porfidia tenta di riconquistare almeno l’opinione pubblica. In attesa di capire quanto peseranno le risultanze investigative della Dda di Napoli sul suo futuro da deputato e da referente di fatto dell’Italia dei Valori in provincia di Caserta, il sindaco di Recale sorprende tutti e chiede al prefetto Ezio Monaco una commissione d’accesso. In ballo, alla vigilia delle elezioni provinciali e regionali, vi è la sua credibilità e quella dei suoi collaboratori più stretti. Porfidia dice di aver fiducia nella magistratura e si considera estraneo a qualsiasi tipo di responsabilità rispetto all’imputazione a suo carico: tentata estorsione con l’aggravante del favoreggiamento camorristico. Ammette, tuttavia, di non poter ignorare il bisogno dei «suoi» cittadini di essere rassicurati. A Recale il parlamentare ha costruito la sua fortuna elettorale ed ecco perché egli insiste su un aspetto: le vicende che lo vedrebbero coinvolto non riguardano né il Comune né, tantomeno, la sua attività politica e amministrativa. La minoranza, però, gli sta addosso e sull’arrivo al Municipio di una commissione d’accesso Patrizia Vestini del Partito democratico dice: «Sono anni che la attendiamo. Quindi, se il prefetto deciderà di muoversi in questa direzione, a noi non può che far piacere». Rincara la dose il socialista Filiberto Gianoglio: «Invocare una commissione d’accesso rappresenta una grave irritualità, che rischia di strumentalizzare le istituzioni. Parliamo di un organo serio, che s’insedia in un ente solo se vi sono spunti d’indagine e non per fare propaganda. Mi auguro, dunque – conclude, ironizzando –, che Porfidia abbia arricchito la richiesta con atti e circostanze rilevanti». Sulle traversie giudiziarie del sindaco il gruppo «Insieme per cambiare» di Vestini, Gianoglio e Franco Squeglia pretende la convocazione di un consiglio straordinario. Altrimenti, sarà dibattito pubblico.

Claudio Lombardi, dal Mattino

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Il Mattino, 27 novembre 2009

Recale. È scontro tra maggioranza e minoranza

L’opposizione attacca, Porfidia: vado avanti

Recale. Si difende attaccando Americo Porfidia, deputato del gruppo misto (ex Italia dei Valori) e sindaco di Recale, al centro di una nuova bufera giudiziaria. A chi, come il socialista Filiberto Gianoglio, invoca le sue dimissioni Porfidia risponde «picche». «Le vicende – dice – che mi vedono coinvolto non riguardano né il comune di Recale né, tantomeno, la mia attività politica e amministrativa». Per la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, cinque anni fa, il parlamentare si sarebbe fatto aiutare dalla camorra nel tentativo, poi risultato vano, di scalare i vertici societari di «Villa del Sole» di Caserta, casa di cura di cui è socia la moglie. «Invito l’opposizione di Recale – aggiunge Porfidia – a discutere di dati certi e a non lanciare supposizioni vaghe e irrispettose atte solo a speculare su questioni private e a screditare la mia persona e l’operato dell’amministrazione che mi onoro di guidare». Il sindaco, poi, lancia un guanto di sfida ai consiglieri di minoranza. «Hanno – afferma – il diritto-dovere di controllare l’attività della maggioranza e, alla luce di questo principio, invito loro a rendere pubblici, qualora esistano, episodi, circostanze, comportamenti in cui si ravvisino illiceità del governo cittadino». Porfidia evidenzia un aspetto centrale della contrapposizione, a Recale, tra compagine maggioritaria e opposizione. In ballo, infatti, secondo Gianoglio, non vi sono solo le indagini della Dda sul Porfidia imprenditore della sanità ma, soprattutto, la gestione del Comune del Porfidia amministratore. «Il sindaco dovrà rispondere – ha dichiarato Gianoglio – di un ente sull’orlo del dissesto finanziario, di appalti concessi con trattativa privata, di strane licenze edilizie, di lottizzazioni illegittime e di una diffusa inagibilità democratica che alberga negli uffici di via Municipio». Ma anche su questo Porfidia frena: «Finora – sostiene – le denunce rivolte contro la maggioranza sono state archiviate».

Claudio Lombardi, dal Mattino

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Comunicato stampa, 27 novembre 2009

Porfidia, Nulla da nascondere

Comune aperto per dimostrare massima trasparenza

RECALE, 27 novembre – “Con una missiva assunta al protocollo N. 9684, in data odierna ho avanzato richiesta al Prefetto di Caserta di un controllo amministrativo sugli atti del Comune di Recale” lo rende noto l’on. Americo Porfidia sindaco di Recale “Dopo aver appreso a mezzo stampa – specifica il primo cittadino – dello stato delle indagini relative ad imputazioni a mio carico da parte della Magistratura, per fatti riguardanti la mia sfera privata e non la mia posizione politica e amministrativa, i Consiglieri di minoranza di Recale hanno avviato, a fini speculativi, una diffusa campagna denigratoria sia contro la mia persona che contro l’intera Amministrazione, adducendo presunte quanto inconsistenti ipotesi di illegalità a base dell’azione politico-amministrativa della maggioranza che rappresento. Fermo restando il rispetto e la piena fiducia nel lavoro della Magistratura – specifica il deputato campano – sono sereno perché mi considero assolutamente estraneo a qualsiasi tipo di responsabilità rispetto all’imputazione a mio carico. Tuttavia non posso ignorare il bisogno dei cittadini di Recale di essere rassicurati il più possibile sulla integrità delle mia figura e dei miei collaboratori. Allo scopo di mettere fine ad ogni azione di speculazione politica per mano dell’opposizione recalese e dirimere ogni dubbio sul buon andamento della mia Amministrazione e sul regolare funzionamento dei servizi al di là di ogni tipo di condizionamento, conservando il coraggio di affrontare in prima persona la delicata situazione, ho ritenuto opportuno richiedere un minuzioso monitoraggio da parte degli organi competenti al fine di accertare che gli atti amministrativi del comune non siano viziati da abusi o interferenze di qualsiasi tipo tali da compromettere la libera determinazione degli organi elettivi e da non alterare la capacità di conformare la loro azione ai canoni fondamentali della legalità. Ritengo – specifica l’on. Porfidia – di non aver nulla da nascondere. L’attività politica e amministrativa della Maggioranza consiliare è alla luce del sole e con grande tranquillità e spirito di servizio ho chiesto al Prefetto di Caserta di voler considerare la possibilità di attivare tutti gli atti necessari per effettuare i dovuti controlli all’interno del Comune da me retto, non esclusa l’opportunità dell’invio della Commissione di Accesso, nel pieno convincimento che il suo insediamento, lungi dall’essere a priori indicativo di una “compromessa” gestione politico-amministrativa, rappresenterebbe invece in questo caso, un momento di trasparenza e legalità, rafforzando l’immagine positiva delle istituzioni e soprattutto dell’Amministrazione comunale di Recale.”

Comunicato stampa

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Comunicato stampa, 26 novembre 2009

Porfidia, Dalla minoranza mi aspetto un’opposizione responsabile non illazioni e speculazione politica.

Roma, 26 novembre - "Invito l’opposizione di Recale a discutere di dati certi, problematiche concrete nell’interesse del paese e non a lanciare illazioni o allusioni vaghe e irrispettose atte solo a speculare su vicende private e screditare la mia persona e l’operato dell’amministrazione che mi onoro di guidare” lo dichiara l’on. Americo Porfidia, sindaco di Recale a seguito delle critiche mosse nei suoi confronti e contro l’amministrazione recalese dai consiglieri di minoranza. “Le vicende – continua il deputato – che mi vedono mio malgrado interessato in sede giudiziaria non riguardano in alcun modo il comune di Recale e non intaccano minimamente la mia attività politica e amministrativa. Del resto, l’opposizione ha il diritto-dovere di controllo dell’attività della maggioranza ed è alla luce di questo principio che invito i consiglieri di minoranza a rendere pubblici, qualora veramente esistano i fatti e i dati a fronte dei quali accusano l’attività della maggioranza. Ma siccome non hanno delle basi concrete su cui impostare denunce veritiere, la loro attività si riduce solo al tentativo di speculare politicamente su un problema di natura privata. Ricordo, infatti – continua il sindaco Porfidia – che ad oggi l’opposizione ha presentato alle autorità competenti tutta una serie di denunce rivolte contro l’attività amministrativa della maggioranza che sono sfociate in archiviazioni e nulla di fatto. Invito ancora una volta i membri della minoranza a praticare un’opposizione responsabile, che si attenga ai fatti senza montare costruzioni tanto fantasiose quanto nocive dell’immagine del paese. In tal senso – conclude l’on. Porfidia – la maggioranza di Recale rinnova il suo impegno politico nel rispetto della volontà di tutti i cittadini”

Comunicato stampa

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Il Mattino, 26 novembre 2009

La minoranza: «Porfidia si deve dimettere»

Si preannuncia un altro natale difficile per Americo Porfidia, sindaco di Recale e deputato del gruppo misto (ex Italia dei Valori). Nel dicembre del 2008, fu costretto ad autosospendersi dal partito, perché trapelò l’indiscrezione di un procedimento a suo carico condotto dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nel quale si evidenziavano risultanze investigative attinenti all'ipotesi di associazione di stampo mafioso. Oggi, a conclusione di quelle indagini, i giudici della Dda, Catello Maresca e Alessandro Cimmino, ipotizzano per il parlamentare, che rischia un processo, la «tentata estorsione con l’aggravante del favoreggiamento camorristico». Secondo l’Antimafia, nel 2004, Porfidia, con l’aiuto del boss del clan dei Belforte, Antimo Perreca, avrebbe tentato una scalata azionaria, usando l’arma dell’intimidazione, alla «Villa del Sole» di Caserta, casa di cura di cui è socia la moglie del deputato. La notizia, a Recale, è stata accolta con sconcerto e non sono mancate le testimonianze di solidarietà, come quella del vicesindaco Francesco Ommeniello: «Mi sento vicinissimo all’uomo – dice – e confido nel lavoro della magistratura. Preciso solo che i fatti di cui Porfidia si sarebbe reso responsabile non riguardano il nostro Comune». Cautela e rispetto per la vicenda umana nelle parole di Franco Errico, segretario del Popolo della libertà: «Mi auguro – afferma –, per il bene della nostra città, che il sindaco riesca a chiarire presto la sua posizione». Invoca, invece, un consiglio comunale straordinario il socialista Filiberto Gianoglio, consigliere di opposizione. «Già un anno fa – ricorda –, chiedemmo a Porfidia di riferire in assemblea sulle sue traversie giudiziarie, ma non fummo ascoltati. Se anche stavolta ci ignorerà, animeremo un dibattito pubblico». In ballo, secondo Gianoglio, non vi sono solo le indagini della Dda sul Porfidia imprenditore della sanità, ma soprattutto la gestione del Comune del Porfidia amministratore.

Claudio Lombardi, dal Mattino

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ANSA, 25 novembre 2009

IDV: Magistrati facciano piena luce su vicenda Porfidia

NAPOLI - «Prendiamo atto dell'avviso di conclusione delle indagini nei confronti del deputato Americo Porfidia da parte della Procura antimafia nell'ambito di un'inchiesta che lo vede coinvolto». Lo sottolinea un comunicato dell'Italia dei Valori. «E ribadiamo che, sin dallo scorso anno, da quando cioè la notizia dell'inchiesta è rimbalzata sugli organi di stampa, l'onorevole Porfidia si è immediatamente autosospeso dal partito e dal gruppo parlamentare dell'Italia dei Valori, in attesa che si venisse fatta chiarezza. Italia dei Valori - conclude la nota - auspica che i magistrati facciano al più presto piena luce sulla vicenda e, rinnovando loro la fiducia, augura buon lavoro».

Nota Ansa

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Il Mattino, 25 novembre 2009

Caserta, caso Porfidia: chiusa l'inchiesta. Il deputato Idv indagato per estorsione

CASERTA - In ballo c’era il controllo del pacchetto di maggioranza di «Villa del Sole», una delle maggiori cliniche private convenzionate della provincia di Caserta. Il gruppo Riello in bilico, il gruppo rivale di Americo Porfidia in assetto di guerra. Era il giugno del 2004 e nella riunione del cda si sarebbero decise le sorti societarie dell’azienda. Fu allora che Porfidia, socio della casa di cura assieme alla moglie, sindaco di Recale e deputato in carica eletto nella lista dell’Italia dei Valori, si sarebbe rivolto alla camorra. Nello specifico ad Antimo Perreca, capozona del suo paese, e a Gaetano Piccolo, esponente del clan Belforte di Marcianise. Aveva chiesto e ottenuto, sostiene la Procura antimafia di Napoli, che i due boss facessero pressione su un altro socio di Pietro Riello, Giuseppe Maccauro, perché rinunciasse al controllo delle quote azionarie. In cambio, aveva garantito posti di lavoro e l’ingresso di una società di pulizie legata dal gruppo camorristico.
La scalata non riuscì, Porfidia fu sconfitto. Ma quell’operazione gli è costata l’iscrizione nel registro degli indagati per estorsione aggravata dal favoreggiamento della camorra. La Dda di Napoli (i pm Catello Maresca e Alessandro Cimmino, che hanno ereditato il fascicolo dal collega Raffaele Cantone) hanno, inoltre, comunicato la conclusione delle indagini. Con il parlamentare, sono coinvolti nella vicenda Antimo Perreca e Gaetano Piccolo, entrambi condannati all’ergastolo; altri due camorristi del Maddalonese, Antonio Papa e Vincenzo Tardi, quest’ultimo collaboratore di giustizia, legati al clan Massaro alleato di Perreca; Gaetano Tartaglione, consigliere comunale a Marcianise, attuale capogruppo dei socialisti, che avrebbe fatto da tramite tra Porfidia e Piccolo.
Stando alla ricostruzione fatta dalla Squadra mobile di Caserta, il direttore sanitario della clinica, Renato Esposito, legato alla cordata di maggioranza, avrebbe incontrato Porfidia e Tartaglione al cospetto di Piccolo e Perreca. Incontro che si sarebbe svolto a Recale, in un locale dismesso lungo via Roma, durante il quale Esposito sarebbe stato minacciato. La notizia dell’indagine a carico di Porfidia era emersa durante gli sviluppi del caso Global Service, a Napoli.
In quell’occasione il primo cittadino di Recale, che si era autosospeso dall’Idv, aveva specificato che «l’intera vicenda nulla ha a che vedere con la mia attività di sindaco e di deputato». L’altro politico coinvolto nella vicenda è Gaetano Tartaglione, 34 anni, dipendente della Jabil ed ex rsa della Fim Cisl, capogruppo dei socialisti nel consiglio comunale di Marcianise, primo eletto nella lista del Pse con 515 voti alle elezioni amministrative del giugno scorso. Candidato la prima volta nel 2001 tra le file dei Ds, nel corso del tempo si allontanò per approdare nel partito socialista.
Nel 2006 fu l’unico eletto del suo partito in consiglio comunale con oltre 300 voti. Il 23 marzo scorso era stato uno dei consiglieri di maggioranza firmatari delle dimissioni che portarono allo scioglimento del consiglio comunale ad appena un mese dalla sentenza del Tar di Napoli che aveva riabilitato l’amministrazione comunale dal precedente scioglimento per sospette infiltrazioni della criminalità organizzata. Tartaglione figura nella relazione della commissione d’accesso. Insieme all’ex presidente del consiglio, Salvatore Bizzarro, viene indicato come uno dei componenti dell’amministrazione comunale sui quali sono concentrate le principali accuse che avevano motivato lo scioglimento.

Rosaria Capacchione. dal Mattino

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CasertaNews, 24 Novembre 2009

CRUNACruna parla di differenziata
e di riciclo dei materiali

 

Recale - Un bel pomeriggio all'insegna del rispetto dell'ambiente quello vissuto domenica scorsa all'oratorio Sant'Antimo di Recale, nella sala della congregazione della chiesa di Santa Maria Assunta. L'associazione "Cruna" era ospite di don Franco Catrame, della direttrice Daniela De Bartolomeo e dei ragazzi dell'oratorio, presenti al gran completo. Temi dell'incontro, la raccolta differenziata, il riciclo dei materiali e i correttivi al Piano rifiuti comunale. Attraverso la proiezione e il commento di uno "slide-show", gli attivisti dell'associazione hanno condotto la platea in un viaggio ideale ed entusiasmante nel mondo dell'ecosostenibilità. Dopo la presentazione, durata circa un'ora, i ragazzi, divisi in squadre, hanno partecipato a quiz e a giochi tematici. «I punteggi realizzati – commenta il presidente di "Cruna" Vincenzo De Angelis – testimoniano che a Recale, grazie a realtà come quella dell'oratorio Sant'Antimo, si sta formando una cultura dell'ambiente, soprattutto tra le nuove generazioni". Lo dimostra l'adesione del gruppo della De Bartolomeo alla proposta di "Cruna" di creare in chiesa un piccolo "centro di raccolta" di imballaggi da conferire al centro Conai di Capodrise. «In meno di un mese – rivela De Angelis –, con l'impegno dei ragazzi e delle loro famiglie, sono stati consegnati, e quindi riciclati, oltre 500 chilogrammi di materiale». Il corrispettivo economico ottenuto sarà utilizzato per finanziare le attività dell'oratorio.

cruna, slide-show differenziata

La domenica ecologica al Sant'Antimo bissa il successo ottenuto l'11 ottobre a Conca della Campania, nell'ambito de "La Castagnata", (nella foto) altro evento organizzato dalla chiesa di Santa Maria Assunta. «Anche in quella occasione – ricorda De Angelis – parlammo di differenziata e di riciclo e avemmo un riscontro straordinario». A proposito di rifiuti, "Cruna" ha avanzato al governo della città una serie di proposte, di suggerimenti e di spunti per migliorare il servizio di raccolta. Considerato il crescente interesse della comunità, sembra non rimandabile, su questo tema, l'apertura di un confronto di merito e di un'ampia discussione, dai quali possa nascere, ad esempio, un regolamento efficace e condiviso.

da CasertaNews

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CasertaNews, 15 novembre 2009

Maietta (Moderati) tende la mano ai consiglieri Pdl

Recale - Giunge gradita, dal gruppo dei Moderati di Antimo Maietta, la scelta dei consiglieri del PDL di Recale, Isidoro Marcello e Tommaso Orballo, di costituirsi un gruppo autonomo in consiglio comunale. “Finalmente un serio risveglio politico – dichiara Antimo Maietta leader dei Moderati di Recale - una scelta saggia, un gesto di alto livello politico e istituzionale. Un cambiamento che da anni invochiamo con il mio gruppo e che oggi vediamo realizzare anche nella Pdl recalese. Ora si può iniziare a parlare di impegni comuni, lavorare insieme per la fase più delicata, ossia quel rilancio che serve al popolo che aspetta risposte concrete, un popolo recalese che sicuramente è pronto ad accettare la sfida, le prospettive, le scommesse e le provocazioni della politica seria che si propone per il futuro di Recale. Ora sì che possiamo trovare intese politiche per il bene cittadino. Il mio gruppo – continua Maietta - è costituito soprattutto da persone abituati ai sacrifici, da gente onesta, preparata ai più alti livelli culturali, bisogna richiamare in gioco tutte quelle intelligenze che hanno abbandonato la vera politica, quella seria, quella del fare . In poche parole, bisogna dare fiducia a tutti coloro che sono disposti al cambiamento e soprattutto rimanere uniti , poiché, come sottolineato dai stessi consiglieri Isidoro e Orballo, ora deve prevalere il bene comune. Siamo convinti che questa nuova componente dirigenziale sarà capace di essere supporto di concretezza allo sviluppo di Recale . Noi dei Moderati non ostacoleremo tale percorso anzi,vogliamo essere partecipi di una politica di sviluppo per Recale che fino ad ora è venuta meno. Fiducioso in questo nuovo disegno politico – termina Maietta lanciando un chiaro messaggio agli esponenti del nuovo gruppo del Pdl - sin da oggi ci rendiamo disponibili al dialogo con gli amici della Pdl recalese.”

da CasertaNews

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Pupia, 14/11/2009

Recale, costituito il gruppo consiliare del Pdl

RECALE. Il Popolo della Libertà di Recale ha scelto una direzione: l’autonomia. Dopo le dichiarazioni del consigliere Marcello Isidoro, il Pdl diviene una realtà anche in consiglio comunale. Alla dichiarazione di adesione al Pdl in consiglio comunale di venerdì di Isidoro, è seguita la dichiarazione di Tommaso Orballo. Si è quindi costituito il gruppo consiliare del Pdl ed è stato nominato capogruppo lo stesso Isidoro. Pronti a tracciare una linea politica indipendente per la crescita della sezione. Al momento delle dichiarazioni era presente in aula tutto il direttivo del Pdl e tanti simpatizzanti che hanno fatto sentire la loro presenza con uno scrosciante applauso. In prima fila anche il consigliere regionale Angelo Polverino che ha testimoniato la vicinanza dei vertici del partito al gruppo recalese.
Il coordinatore Franco Errico commenta: “La nascita del gruppo consiliare è stato un passo decisivo e importante. Siamo convinti che bisogna tracciare un percorso politico diverso ed uscire da questo eterno dualismo che vive la politica recalese. Finora, chi si affacciava alla politica, doveva schierarsi con una parte o con l’altra; noi non appoggeremo né la maggioranza né l’opposizione ma partiremo dai contenuti, dalle tematiche e dai problemi che si affronteranno. Proveremo ad esprimere nel parlamento cittadino le nostre proposte e di volta in volta potremmo trovare affinità con la maggioranza o con l’opposizione senza alcun vincolo prestabilito. Un ringraziamento particolare ad Isidoro e Tommino perché credono fattivamente nel gruppo. Ci auguriamo che, con il loro contributo, la credibilità e l’esperienza del Pdl di Recale possa crescere in maniera esponenziale”.

da Pupia

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Il Mattino, 13/11/2009

«Troppe falle nel servizio di raccolta dei rifiuti»

Contraddizioni, anomalie, irregolarità. A Recale, il contratto per il servizio di raccolta dei rifiuti è finito sotto la lente dell’associazione ambientalista «Cruna». Un’analisi del capitolato d’appalto ha evidenziato falle nel quadro di accordi tra il Comune e la società aggiudicataria, la «Alba Paciello» di Casapulla. «Ci sono differenze – denuncia Vincenzo De Angelis –, tra ciò che è stato stipulato e ciò che realmente viene fatto». Alcuni esempi: «Per essendo prevista – rileva il presidente di Cruna –, la raccolta porta a porta di carta e cartoni non è eseguita». Sul territorio mancano le campane per il vetro; ci sono ritardi nella consegna dei sacchetti ed è carente l’informazione che dovrebbe essere offerta al cittadino. «Sono incoraggianti – aggiunge De Angelis – gli sforzi dell’esecutivo di migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti, basti pensare alle convenzioni stipulate con i consorzi «Comieco» e «Corepla», ma ci sono criticità che vanno affrontate e risolte, anche attraverso la rinegoziazione del contratto e la redazione di un nuovo regolamento comunale». E «Cruna», lascia intendere De Angelis, è pronta a dare il suo contributo.

cl.lo., dal Mattino

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Comunicato stampa, 13 novembre 2009

CRUNACruna: «Dieci mosse per fare davvero la differenziata»

 

RECALE. L’associazione “Cruna” rileva con soddisfazione i segnali di una rinnovata attenzione da parte dell’amministrazione comunale di Recale nei confronti della gestione del ciclo dei rifiuti. “Le convenzioni stipulate con i consorzi per il riciclo, quali Comieco per carta e cartoni, Corepla per il recupero della plastica, e quelle in via di definizione per il vetro, l’alluminio e l’acciaio, sono passi importanti che avevamo sollecitato a compiere”, affermano gli ambientalisti. “Tuttavia – aggiungono – ci sembra necessario focalizzare adesso l’attenzione sul versante del ser­vizio di raccolta differenziata, per affrontare i problemi messi in evidenza dal risultato ne­gativo del 2008 (16,53% di rifiuti differenziati secondo i dati di Legambiente, che colloca Recale al 254° posto su 322 comuni censiti in Campania) e per consolidare il miglioramento registrato nel corso del 2009. Da un raffronto tra il quadro contrattuale delineato all’atto dell’appalto del servizio e l’effettivo svolgimento dello stesso, sono emerse alcune criticità, evidenziate, in diversi incontri, al sindaco Americo Porfidia, all’assessore all’ambiente Pietro Mingione e ai funzionari dell’ufficio tecnico, che ci sembra doveroso sottoporre all’attenzione dei cittadini, affinché al più presto possano essere affrontate e risolte. Ci preme sottolineare che, mentre alcuni dei problemi evidenziati richiedono soluzioni realizzabili solo sul medio periodo (come la creazione di un’isola ecologica), la maggior parte di essi può essere affrontata in tempi brevi nell’ambito della riorganizzazione del servizio che si renderà necessaria in seguito all’adesione ai consorzi di recupero”.

cruna

Ecco le dieci mosse:
1. Rifiuti urbani pericolosi. Il servizio di raccolta dei RUP, che prevede la raccolta e il trasporto agli impianti di smaltimento di pile esauste, farmaci scaduti e rifiuti contrassegnati “T” e/o “F” è puramente virtuale a causa della mancanza di contenitori (o della disinformazione circa la loro collocazione). Da sottolineare che non vengono menzionate altre tipologie di RUP (dalle batterie per auto agli olii) per i quali si rende necessario individuare una corretta procedura di smaltimento.
2. Raccolta carta e cartoni. Questo servizio, che nel capitolato d’appalto (Titolo I.1.n e relativa tabella) è previsto come raccolta porta a porta una volta a settimana, viene attualmente eseguito come multimateriale, pregiudicando la resa della raccolta. Infatti la carta sporcata dal contatto con altri residui non può essere riciclata e viene conferita in discarica, pagando il relativo costo. La convenzione con Comieco dev’essere l’occasione per riorganizzare radicalmente la raccolta separata dei materiali a base di cellulosa, riciclandone la maggior parte possibile e massimizzando il risparmio.
3. Vetro. La raccolta del vetro (capitolato d’appalto, Titolo I.1.h e relativa tabella) è vanificata dalla scarsità di contenitori stradali, e dal cattivo stato di quelli esistenti. Tralasciamo le questioni di vigilanza e controllo, che affronteremo oltre. Tuttavia, fra i 24 contenitori menzionati nel capitolato (numero francamente eccessivo anche rispetto alla raccomandazione Coreve di un contenitore ogni 600 abitanti) e il nulla attuale, si apre un utile spazio di mediazione nel quale valorizzare anche le facilitazioni e i benefici derivanti dall’adesione al Consorzio Recupero Vetro.
4. Sacchetti e contenitori. La collaborazione dei cittadini, unanimemente riconosciuta come fondamentale per il buon funzionamento del servizio, va sostenuta rimuovendo tutti gli ostacoli che rendono difficoltoso e dispendioso un comportamento corretto. Non dev’essere più consentito che la distribuzione dei sacchetti venga sospesa, sia insufficiente o fatta in orari e con modalità vessatorie per gli utenti; se la consegna porta a porta (capitolato d’appalto, Titolo I.1.b e tabella A.n) si è rivelata impraticabile, la distribuzione va effettuata per periodi ed orari abbastanza lunghi ed agevoli anche per i cittadini che lavorano, e ne va data informazione capillare e tempestiva.
Particolare attenzione va posta nel regolamentare l’utilizzo e la gestione dei contenitori individuali e condominiali, e nello stabilire un’inderogabile procedura per la loro pulizia e sanificazione a cura di personale attrezzato e qualificato: tale responsabilità, che ricade nell’ambito delle competenze in materia di salute pubblica di pertinenza del Primo cittadino, non può in alcun modo essere scaricata sui privati, meno che mai nel caso di contenitori ad uso condominiale.
5. Rifiuti ingombranti. Probabilmente gli impegni previsti nel capitolato (Titolo I.1.a3 e relativa tabella) sono sottodimensionati rispetto ai bisogni, dal momento che abbiamo potuto verificare che i tempi di attesa toccano i tre mesi dalla prenotazione. La soluzione finale per questa tipologia di rifiuti resta l’istituzione di un’isola ecologica dove gran parte degli ingombranti può essere depositata dai cittadini stessi senza alcuna spesa. Nell’immediato, oltre a raccomandare di intensificare il più possibile il servizio, avanziamo una richiesta facilmente realizzabile a costo zero: rendere pubblica e facilmente accessibile la lista di attesa, anche attraverso internet, per impedire che voci o sospetti di parzialità possano diventare un alibi per sversamenti illeciti.
6. R.a.e.e. Lo smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, benché affidato ad una ditta diversa, presenta problemi molto simili a quello degli ingombranti: anche qui, code di due, tre mesi rendono indispensabile che si consenta almeno di verificare le liste di attesa. In più, abbiamo rilevato che il contratto contempla l’impegno congiunto del Comune e della ditta assegnataria a svolgere una campagna di sensibilizzazione e di informazione: pensiamo che sia opportuno adempiere a questo impegno a breve scadenza, in vista delle feste natalizie che quest’anno, in concomitanza con il passaggio al digitale terrestre, potrebbero determinare un sovrappiù di apparecchi da smaltire.
7. Vigilanza e controllo. Riteniamo fondamentale che il Comune, attraverso il Gruppo di Vigilanza e controllo previsto dal capitolato d’appalto (Titolo X.40.1) eserciti un controllo puntuale e continuo sulla qualità del servizio, in particolare sullo spazzamento manuale e meccanico (capitolato d’appalto, Titolo I.1.i e 1.1.l), sulla raccolta nelle aree periferiche (capitolato d’appalto, Titolo I.1.o), sui mezzi e sulle attrezzature (capitolato d’appalto, Titolo III.26) Il controllo nei confronti dell’utenza va attuato con l’istituzione della guardia ecologica prevista nel Titolo X.40.2 e con l’approvazione del relativo regolamento, nonché introducendo quanto prima strumenti di videosorveglianza remota nei punti critici.
8. Informazione. Nel flusso di informazione diretta verso il cittadino ci sono ritardi da colmare:
(a) per la sensibilizzazione manca da tempo un intervento istituzionale; l’adesione ai Consorzi per il Recupero, con il materiale informativo che metteranno a disposizione può dare all’Ente locale l’occasione per affiancare una campagna capillare alle iniziative fin qui condotte solo dalle associazioni, dai gruppi parrocchiali, dalle scuole.
(b) per l’informazione sugli obblighi e le modalità del servizio, occorre individuare strumenti più efficaci delle affissioni finora usate, portando l’informazione nelle case con volantinaggi periodici, utilizzando l’URP e avvalendosi di internet. I cittadini vanno tenuti al corrente anche dell’andamento della raccolta, dei risultati, degli obbiettivi e di tutti gli aspetti del servizio (come le liste di prenotazione per gli ingombranti). Ma bisogna anche attivare un flusso di informazioni diretto verso l’Ente, offrendo ai cittadini la possibilità di segnalare problemi, proporre soluzioni, individuare disservizi ecc.
9. Isola ecologica. Siamo consapevoli che è un risultato non facile da raggiungere, ma proprio per questo pensiamo che debba essere in cima all’agenda delle priorità per rendere completo e funzionale un progetto di gestione dei rifiuti, per ridurre al minimo l’impatto ambientale, il costo dei trattamenti e i disagi per i cittadini.
10. Regolamento comunale. Le proposte fin qui delineate mettono in rilievo la necessità di armonizzare in un progetto organico tutti i complessi aspetti della gestione del ciclo dei rifiuti. Non si può ulteriormente rinviare il lavoro per definire un regolamento comunale che disciplini la materia in tutti i suoi aspetti.

L’Associazione “Cruna” ha avanzato alla maggioranza di governo, con questo e con altri documenti, proposte, suggerimenti e spunti. “Ci rivolgiamo adesso – concludono gli ambientalisti – a tutti gli amministratori, alle forze politiche e ai cittadini, perché si apra subito un confronto di merito e perché da un’ampia discussione possa nascere un regolamento efficace e condiviso”.

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13 novembre 2009

RECALE. Grandi manovre in Consiglio

C’è aria in “grandi manovre” nel consiglio comunale di Recale. Fonti vicine alla sezione del Popolo della Libertà riferiscono che, nel corso dell’adunanza di questa sera (prevista alle 19.30), potrebbe costituirsi un nuovo gruppo, formato da Isodoro Marcello, che si staccherebbe dal sindaco Americo Porfidia e dalla maggioranza, e da Tommaso Orballo, che lascerebbe Patrizia Vestini, Franco Squeglia e Filiberto Gianoglio. Se l’indiscrezione sarà confermata, resta da capire chi dei due sarà il capogruppo e quale posizione assumerà il Pdl in assemblea.

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Comunicato stampa, 5 novembre 2009

Recale, commemorazione dei caduti in piazza Aldo Moro

La festa si svolgerà domenica 8 novembre 2009, dalle 10

RECALE. Si svolgerà domenica, 8 novembre 2009, la festa del IV Novembre a Recale. Alle 10, in piazza Matteotti, il sindaco Americo Porfidia, insieme alle autorità civili e militari, deporrà una corona di alloro dinanzi alla lapide, dedicata ai caduti in guerra, in piazza Giacomo Matteotti. Dopo la deposizione della corona, in corteo, il sindaco, le autorità e i cittadini si recederanno in piazza Aldo Moro di fronte al monumento ai caduti di tutte le guerre. Li, al momento dell’alza bandiera, sarà presente anche il picchetto militare d’onore, che intonerà l’inno di Mameli. La cerimonia, come da tradizione ormai consolidata, si concluderà la celebrazione della santa messa ad opera dei parroci cittadini don Franco Catrame e don Silvio Verdolina. "Il 4 novembre 1918, novantuno anni fa – dichiara il sindaco Porfidia – aveva termine il primo conflitto mondiale. La "Grande Guerra" è un evento che ha segnato profondamente l'inizio del XXº secolo, determinando radicali mutamenti politici e sociali. La data, che celebra la fine vittoriosa della guerra, commemora – aggiunge Porfidia – la firma dell'armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l'Impero austro-ungarico. Il 4 novembre, nel tempo, è divenuta la giornata dedicata alle forze armate e all'unità Nazionale. La giornata – conclude il sindaco Porfidia – vuole ricordare in special modo tutti coloro che sono morti nell'adempimento delle loro funzioni militari e vuole soprattutto ribadire la necessità di pace che emerge dal mondo”. Anche quest’anno, la festa del IV Novembre a Recale coinvolgerà i bambini e le scuole di ogni ordine e grado.

Comunicato stampa Comune di Recale

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CasertaNews, 4 novembre 2009

Camorra: in arresto tre esponenti del clan dei "Quaqquaroni"

Nella mattinata di oggi, gli agenti della Squadra Mobile di Caserta e del Commissariato di Marcianise, coadiuvato da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e da contingenti dell'Esercito, ha dato esecuzione al provvedimento di Fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nell'ambito nei confronti di alcuni esponenti della camorra organici al clan dei "Piccolo" detto dei "Quaqquaroni" di Marcianise. L'accusa dei magistrati è di estorsione continuata ed aggravata dall'avere agito al fine di agevolare l'organizzazione criminale di stampo camorristico dei Piccolo "Quaqquaroni".
I fermi sono stati eseguiti nei confronti di Andrea Letizia, nato a Marcianise il 07.07.1976, ivi residente, coniugato Piccolo Bellopede Palma, pregiudicato, attuale capo del clan "Piccolo Quaqquaroni" di Marcianise; Mario Russo, nato a Formia il 26.10.1985, residente a Marcianise, pregiudicato, affiliato al "clan Piccolo Quaqquaroni"; Michele Maietta nato a Marcianise il 24.12.1983, ivi residente, in atto domiciliato in Recale, pregiudicato, affiliato al "clan Piccolo Quaqquaroni".
La costante ed incessante attenzione investigativa riservata dalla Squadra Mobile alle organizzazioni criminali operanti in Marcianise ha consentito di registrare negli ultimi mesi uno spregiudicato attivismo di esponenti del clan dei Piccolo "Quaqquaroni" impegnati in una asfissiante e quotidiana attività estorsiva nei confronti di imprenditori e commercianti operanti in Marcianise, San Marco Evangelista, San Nicola la Strada e Caserta.
Le indagini, supportate da servizi di intercettazione ambientale e telefonica, hanno permesso di accertare che la ripresa di iniziativa criminale sul territorio da parte del Clan Piccolo - storicamente alleato ai "Casalesi" - viene perpetrata anche in diretta concorrenza con l'opposta organizzazione dei "Belforte Mazzacane" – originariamente federata alla N.C.O. di Raffaele Cutolo che ha sempre mantenuto una propria autonomia rispetto al "Clan dei Casalesi" – fortemente indebolita dagli arresti e dalle pesanti condanne che negli ultimi anni hanno colpito numerosi esponenti della organizzazione tra i quali i suoi capi.

Le indagini venivano avviate a seguito del verificarsi di alcuni episodi, di seguito sommariamente descritti, che annunciavano una allarmante escalation nella ormai endemica contrapposizione tra i due clan:
Alle ore 15,50 circa del 24 Aprile 2009, a San Nicola la Strada, due persone col volto travisato da casco e viaggianti a bordo di uno scooter, esplodevano alcuni colpi di arma da fuoco contro Franco Cortese,che rimaneva gravemente ferito. Il giovane è nipote del noto pregiudicato Antonio Bruno, detto "Carusone", dedito ad attività estorsive e spaccio di sostanze stupefacenti per conto del Clan Belforte sul territorio di San Nicola la Strada;

A Recale risultano essere stati bloccati una serie di cantieri sui quali raccoglieva estorsioni la famiglia Menditti in nome e per conto del Clan Belforte;
A Capodrise, alle ore 6,00 del 24 Giugno 2009, veniva fatta esplodere una bomba carta davanti alla porta d'ingresso del ristorante pizzeria "La Vela" di proprietà di Carlo Massaro, da sempre ritenuto imprenditore vicino ai Belforte.
A Marcianise, il 18 Settembre u.s. veniva registrato l'incendio doloso del deposito di roulottes di Salvatore Allosso, storico estorto del Clan Belforte e il successivo giorno 22 l'esplosione di un ordigno esplosivo all'ingresso del mobilificio "Pierre Arredamenti" di Francesco Saverio Piccolo ubicato in Via Kennedy.

L'adozione del provvedimento di Fermo emesso dalla Dda di Napoli si rendeva necessario a seguito dei quotidiani "raid" estorsivi, posti in essere in particolare da Mario Russo e Michele Maietta, anche nell'ordine di quattro o cinque al giorno e dalle esplicite minacce di morte indirizzate alle vittime, come rilevato, fra le altre, anche in occasione della tentata estorsione nei confronti della ditta Gea Srl: "Dovete venire dai Quaqquaroni se non lavorate ... scendi subito se no ti uccido questa mattina ... Deve andare subito dai Quaqquaroni di Marcianise".
La pericolosità dei malavitosi emergeva esplicitamente dalle intercettazioni ambientali che evidenziavano la disponibilità di armi e la minaccia imminente di utilizzarle nei confronti degli operatori economici che non versavano puntualmente le somme pretese.
Sono stati accertati, solo nelle ultime due settimane numerosi episodi estorsivi, tentati o consumati, perpetrati in danno di cantieri ubicati a Caserta, San Marco Evangelista, Marcianise e San Nicola la Strada. Tra le vittime anche alcuni installatori di videogiochi che operano nel comune di San Nicola la Strada e, addirittura, stranieri extracomunitari che svolgono l'attività di parcheggiatori abusivi in Caserta e comuni limitrofi i quali venivano gravemente e seriamente minacciati di abbandonare le aree adibite a tale attività al fine di consentire a personaggi contigui alla consorteria criminale di sostituirli nella conduzione della remunerativa attività.
Nel corso delle perquisizioni effettuate dalla Squadra Mobile di Caserta, da personale del Reparto Prevenzione Crimine e da contigenti dell'Esercito sono stati trovati in casa di Andrea Letizia un bunker ed una botola assicurate da un muro girevole ideali per favorire latitanze.
A casa del Mario Russo sono state rinvenute una pistola elettrica utilizzata per terrorizzare gli imprenditori sottoposti ad estorsione, nonché della marijuana.
Nel corso di ulteriori perquisizioni, tuttora in corso, sono state rinvenute due pistole, un rilevatore di microspie e munizioni.
Un'altra persona, Antonio Di Leo di anni 37, fratellastro di Mario Russo, è stata tratta in arresto per detenzione abusiva di armi e munizioni.

Caserta News

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Pupia 3/11/2009

Recale, iniziati i lavori per rete idrica e fognaria

RECALE. Avviati i lavori sulla rete idrica e fognaria di Recale per riparare i punti dove la rete è più fatiscente e realizzarla nelle parti dov’era mancante. Ad annunciarlo l’onorevole Americo Porfidia, sindaco di Recale.
“L’intervento di realizzazione – spiega il primo cittadino – interesserà in particolare la zona di via Sabin dove è previsto l’insediamento dell’area industriale, e nel suo complesso porterà una riduzione delle perdite di acqua nel terreno con conseguente risparmio dell’acqua pubblica. Nella giornata odierna – continua Porfidia – la giunta comunale di Recale ha inoltre approvato un progetto in via definitiva che prevede la realizzazione di un grande magazzino in località via Savoia per il deposito degli automezzi e le attrezzature del comune; la costruzione di un ampio parcheggio nell’area antistante la nuova scuola materna Camposciello in fase di ultimazione; la realizzazione dell’impianto di illuminazione e dei marciapiede lungo via Diaz e della nuova pavimentazione con relativo arredo urbano in Piazza Matteotti. Tutto ciò – conclude il sindaco – sarà possibile grazie al sovvenzionamento di 500 mila euro, che a seguito dell’interessamento dell’amministrazione recalese sono stati elargiti a fondo perduto dalla Regione Campania, così che gli interventi sopradetti non peseranno in nessun modo né sulle casse comunali e né sulle tasche dei cittadini di Recale”.

da Pupia

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