RECALE. Convenzione congressuale controcorrente per i democratici di Recale: a dispetto della generale disaffezione nei confronti della politica, il circolo cittadino del PD ha affrontato con impegno l’analisi e la discussione delle mozioni dei candidati alla segreteria nazionale del partito. «Avvertivamo tutti l’esigenza di un confronto serio – commenta il segretario del circolo Michele Lasco – sulle ragioni delle difficoltà del nostro partito e sulla strada per superarle e ridare credibilità e slancio alla nostra azione politica. Da questo punto di vista, la discussione sulle mozioni è stata stimolante».
Una discussione che ha portato ad un risultato atipico, un plebiscito unico in provincia di Caserta a favore dell’outsider Dario Corallo. «Ci siamo riconosciuti subito nella mozione “Reset” – sottolinea Michele Landolfo, segretario dei Giovani Democratici – perché individua le radici delle difficoltà di quanti di noi vivono la politica come militanza e impegno, e delinea una strada concreta per riformare il nostro partito, e per ridare voce e peso agli iscritti e agli elettori attraverso un processo che parte dai territori. Questa riforma è indispensabile e urgente – ribadisce Landolfo – se vogliamo un partito capace di dare risposte non demagogiche ai problemi dei giovani, delle famiglie, delle nostre terre».
«Più deludente invece – aggiunge Lasco – è stata la discussione sul livello provinciale, dove la presenza di una lista unica e la mancanza di documenti programmatici hanno di fatto impedito un confronto nel merito. La nostra convenzione ha approvato all’unanimità un documento in cui sottolineiamo come questo metodo riproponga di fatto quella gestione del partito affidata a piccoli gruppi di potere che ha prodotto anni di commissariamento e di inerzia politica nella nostra federazione. Sia ben chiaro che non mettiamo assolutamente in discussione la figura politica e la statura morale del candidato segretario Emiddio Cimmino, che ben conosciamo per averlo avuto vicino in molte iniziative del nostro circolo. Tuttavia, avremmo preferito una campagna congressuale partecipata, che desse spazio e voce agli iscritti e ai territori, e per questo – conclude il segretario del PD recalese – chiediamo al nuovo segretario di porre in cima alla propria agenda politica l’assoluta urgenza di ricucire i rapporti con gli iscritti e con i circoli della provincia, garantendo loro spazi adeguati di discussione e coinvolgendoli nelle decisioni e nelle scelte del partito».