L'esponente Udc: «Per il bene di tutti la vertenza va chiusa il prima possibile»
RECALE - Il consigliere comunale dell'Udc Enzo Piscitelli riporta in primo piano la vicenda della cooperativa "Aurora Recalese" che ormai da anni vede coinvolte le 62 famiglie residenti negli edifici di via Toti e di via Savoia in una paradossale quanto amara odissea.
L'ultimo atto si è consumato nel 2010, con una sentenza della Corte di cassazione che ha dichiarato il Comune e la cooperativa responsabili in solido dell'illegittima occupazione di un'area di proprietà dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero: due lotti di circa 16mila metri quadrati, tra via Savoia e via Toti, sui quali, negli anni Ottanta e Novanta, sono stati realizzati alloggi di edilizia popolare.
Quell'occupazione ha generato un debito, che lo scaricabarile delle varie amministrazioni ha fatto lievitare a oltre 2 milioni di euro. Oggi, l'ente religioso, pur di porre la parola fine a questa storia, ne pretende solo un milione e 848mila.
Il consigliere Piscitelli ha riaperto la questione, depositando un esposto alla Corte dei conti: «Ho chiesto ai giudici di via Piedigrotta - dichiara - se esistono a carico delle amministrazioni comunali che si sono susseguite nel tempo responsabilità per danno erariale, ancorché non ancora manifestatosi concretamente, nonché di verificare le condizioni di equilibrio economico-finanziario del Comune».
Piscitelli ha anche invitato formalmente il sindaco Patrizia Vestini a valutare l'opportunità di richiedere un nuovo parere legale: «Forse - argomenta -, la mia è una speranza, un avvocato non immerso nelle traversie giudiziarie di questi anni, che quindi non ha opinioni ormai stratificate sul caso, potrebbe offrire elementi utili all'esecutivo per risolvere il problema o, quantomeno, fornire un quadro lucido della vicenda, in ordine, ad esempio, alle ripercussioni sul piano individuale e amministrativo che potrebbero scaturire, qualora permanesse la fase di stallo».
Di una cosa, però, Piscitelli è convinto, la vertenza "Aurora" va chiusa, e il prima possibile. «In campagna elettorale – conclude il consigliere comunale - ho assunto un impegno morale nei confronti di quelle famiglie e farò tutto ciò che è nelle mie possibilità, come cittadino, professionista e consigliere comunale, per non tradirne la fiducia».
nella foto, locandina di un convegno organizzato dalla coop. Aurora Recalese nel febbraio 2012
Fonte: Comunicato stampa